Dopo poco più di un mese dall’incontro tra Confapi Matera e Ater, l’Amministratore Unico Maridemo Giammetta ha tenuto fede all’impegno e ha pubblicato l’avviso pubblico per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali pubblici – 132 fabbricati per 1.981 unità immobiliari – in quasi tutti i Comuni della provincia, suddivisi in 4 lotti.

Il bando era atteso dalle imprese del territorio, operanti nel settore, che per partecipare dovranno costituire le ESCO (Energy Service Company) e intervenire nella forma del Partenariato Pubblico Privato (PPP).

Soddisfazione viene espressa dal Presidente della Sezione Energia di Confapi Matera, Francesco Calbi, e dal Presidente della Sezione Unionmeccanica, Damiano Cosola, per le nuove opportunità di lavoro che si aprono per le imprese locali.

Grazie all’ATER di Matera e ai fondi del PNRR in tutta la provincia si apriranno nuovi cantieri che, anche con investimenti privati, ridurranno la povertà energetica delle abitazioni pubbliche con impianti di produzione di energia rinnovabile.

È una sfida che richiede grandi capacità e know how – dichiarano i due Presidenti di Categoria – con risvolti di carattere sociale oltre che economico, visto che gli interventi riguarderanno le abitazioni delle fasce sociali meno abbienti.

Per il comparto delle costruzioni, che sconta i tagli degli investimenti nelle opere pubbliche e si regge ormai su lavori di modesta entità, si tratta di una valvola di sfogo importante – aggiungono Calbi e Cosola. Gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici stanno diventando strategici nelle finalità pubbliche di valorizzazione del patrimonio immobiliare degli Enti di edilizia residenziale pubblica e sociale.

Per questo motivo – concludono – Confapi Matera confida molto nelle proposte di iniziativa privata (partenariato pubblico-privato) per specifici interventi da eseguirsi sul patrimonio immobiliare dell’Azienda Territoriale. Senza dimenticare anche il criterio della territorialità, perché sono interessati quasi tutti i comuni e, di conseguenza, le imprese e i professionisti locali.