Confapi ha partecipato, giovedì 2 maggio, all’incontro convocato a Roma dal Ministero degli Affari Esteri per discutere delle conseguenze che le sanzioni alla Russia stanno provocando per le aziende italiane.

La nazionalizzazione, da parte della Russia, di Ariston Thermo è solo la punta dell’iceberg di una situazione generalizzata in cui le imprese italiane che, in varie forme, intrattengono rapporti commerciali con la Russia subiscono danni.

Su suggerimento di Confapi Matera, al Ministro degli Esteri Antonio Tajani è stata posta anche la questione dei pagamenti alle nostre imprese da parte di clienti russi. In particolare, il blocco del sistema bancario dei pagamenti, imposto dalla BCE, fa sì che le imprese italiane che vendono i propri prodotti nel mercato russo, non possano ricevere i bonifici dagli istituti di credito russi.

Accade, quindi, che esse si rivolgano a banche di Paesi vicini, della ex Unione Sovietica, per effettuare le transazioni. Le banche italiane, tuttavia, non vedono di buon occhio questo sistema e arrivano anche a chiudere i conti correnti alle imprese o a rifiutarsi di aprirli, con un danno economico notevole per l’impossibilità di incassare i bonifici.