Confapi Matera non ha fatto mancare il proprio contributo sulla questione della importanza del Duni e del suo ruolo strategico quale contenitore culturale urbano.
“Come abbiamo avuto modo di ribadire in più occasioni – ha evidenziato il presidente dell’Associazione, Enzo Acito – consideriamo il cineteatro Duni un ambasciatore di cultura internazionale e un presidio culturale locale dal quale non possiamo prescindere. La condizione di precarietà in cui si trovava era cosa nota, da tempo, e sarebbe stato importante riuscire a venirne a capo nei tempi giusti così da evitarne la chiusura, dannosa, tra l’altro, anche per la reputazione di Matera 2019. Sarebbe bastato seguire il percorso tracciato e condiviso dagli interlocutori principali, gli attuali proprietari e l’Amministrazione comunale.”
“Quindi oggi, non parlando di rischio ma di chiusura effettiva, – ha proseguito Enzo Acito – ci troviamo a dover registrare una nuova perdita e un ulteriore problema. Ma, ancora una volta, contano le soluzioni, recriminare sui lunghi silenzi e sulle numerose assenze ha poco senso. E questa possibile soluzione è chiaramente la fondazione, un soggetto terzo che consenta alla proprietà di salvaguardare un patrimonio familiare e alla città di rientrare in possesso di una struttura ristrutturata e riqualificata.”
“Una città che si presenta all’Europa, – ha concluso, il presidente Acito –   quale esempio privilegiato di cultura, non può non disporre delle sue principali rappresentanze e pianificarne di nuove. Occorrono molti spazi culturali, in rete tra loro, e numerosi laboratori che sostanzino un protagonismo reale.
Abbiamo una sfida impegnativa e senza scelte definitive, che traducano in fatti le tante lodevoli disponibilità, rischiamo di ritornare a parlarne tra cinque anni, alla prossima campagna elettorale.”