Grazie all’impegno della Regione, dell’Anci e del Consorzio per lo Sviluppo Industriale da quest’anno dovrebbe essere possibile evitare la doppia tassazione per imprese ubicate nelle aree industriali che, come è noto, pagano la Tasi ai Comuni e gli oneri di gestione ai Consorzi.
Una doppia tassazione per i medesimi servizi (pubblica illuminazione e manutenzione delle strade e del verde) che una combinazione iniqua di leggi e regolamenti impone alle imprese e per la cui abolizione Confapi Matera si batte da tempo.
Il dott. Pasquale Latorre di Confapi Matera ha partecipato al tavolo tecnico presso il Dipartimento Sviluppo Economico della Regione, con i rappresentanti dei Consorzi e dell’Anci, riunitosi per avviare il percorso di attuazione della legge regionale di riforma dei Consorzi che prevede il passaggio ai Comuni delle infrastrutture realizzate dagli enti consortili negli agglomerati industriali.
L’unico modo, infatti, per evitare di pagare due volte per i medesimi servizi, è unificare in un’unica gestione dei Comuni l’intero patrimonio infrastrutturale, come accade in altre parti d’Italia e come opportunamente prevede la legge regionale.
Compiuta un’analisi giuridico-fiscale della normativa, il tavolo tecnico regionale ha deciso di creare un gruppo di lavoro per ognuna delle 3 aree del Consorzio di Matera (La Martella, Jesce e Valbasento), che porti al trasferimento ai Comuni delle infrastrutture.
Entro fine marzo saranno quantificati i costi per le imprese relativi agli oneri consortili e l’introito dei Comuni a titolo di Tasi. Entro maggio-giugno si dovrebbe giungere alla gestione unica dei Comuni del patrimonio infrastrutturale delle aree. In tal modo le imprese non saranno più tenute al pagamento delle spese di gestione al Consorzio per lo Sviluppo Industriale e verseranno solo la Tasi ai Comuni. I Municipi interessati per il Materano sono quelli di Matera, Ferrandina, Pisticci e Salandra.
Confapi ringrazia l’assessore regionale Liberali, il presidente dell’Anci Adduce e l’amministratore unico del Consorzio di Matera Chiurazzi per l’impegno profuso nella vicenda. Lo sforzo maggiore viene chiesto ai Comuni che, costretti a ricorrere alla Tasi per sopperire ai tagli dei trasferimenti statali, dovrebbero farsi carico delle infrastrutture oggi a carico dei Consorzi.