Il settore edile in città, come in tutta la provincia, è pressoché fermo. Le imprese di costruzione sono senza lavoro e l’occupazione è in calo vertiginoso. La legge regionale n. 25 del 2012 – cosiddetto Piano Casa 2 – a lungo sollecitata dalle associazioni imprenditoriali, offre finalmente l’occasione per rimettere in moto piccoli lavori, interventi limitati che, senza stravolgere urbanisticamente la città, consentirebbero a molte piccole imprese di tirare il fiato e di riaprire i cantieri.
Per questo motivo Confapi Matera invita il Consiglio Comunale, appositamente convocato per il prossimo venerdì, a non bloccare il mercato locale, a non frenare le piccole iniziative a vantaggio dei grossi investimenti, attraverso interpretazioni restrittive  e fantasiose della legge regionale.
La legge 25, infatti, consente ampliamenti nelle aree periferiche della città previo versamento di una somma commisurata al costo degli standards. In altre parole si permettono piccoli interventi sulle abitazioni esistenti, preservando il centro storico e aiutando il mercato locale.
Se il Consiglio Comunale, invece, dovesse dare un’interpretazione praeter legem o addirittura contra legem, causerebbe un danno enorme a diverse piccole imprese con permessi di costruire già rilasciati e con richieste dei cittadini già acquisite, soprattutto delle fasce deboli che non possono permettersi i prezzi elevati delle grandi lottizzazioni private.
A parere di Confapi il Consiglio non dovrebbe snaturare la finalità della legge regionale, ingessando un mercato gin fin troppo fermo.