Si assiste in questi giorni ad un dibattito surreale rispetto alla vicenda legata al Patto di stabilità, di fronte al quale si rende necessario mettere un punto fermo per evitare confusioni sul ruolo che tutti i partecipanti sono chiamati a svolgere.
Nell’incontro con i capigruppo regionali, i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali “Pensiamo Basilicata” hanno ancora una volta manifestato il disagio e la difficoltà che il sistema economico delle imprese lucano sta vivendo, chiedendo alle Istituzioni regionali di assumere decisioni importanti in merito e adottare interventi urgenti, non più procrastinabili.
I rappresentanti di “Pensiamo Basilicata” hanno poi presenziato i lavori del Consiglio regionale, assistendo per due ore a sterili discussioni incentrate esclusivamente sulle procedure, sicuramente fuori luogo in un momento in cui la società civile lucana vive momenti di emergenza e disagio; hanno ascoltato la relazione del Presidente De Filippo annotando passaggi sulla dilazione degli stipendi per Consiglieri e dirigenti regionali per liberare risorse a favore delle imprese, senza avere però alcuna risposta propositiva rispetto al tema.
Le Organizzazioni imprenditoriali si ritrovano oggi, in una vorticosa inversione di ruoli, a ricevere sollecitazioni per la formulazione di proposte concrete. Sarebbe sufficiente andare in giro per la Basilicata per rendersi conto dello stato in cui è la nostra economia con commercianti ed artigiani che quotidianamente chiudono bottega, con imprese ferme, in crisi finanziaria, e con un’agricoltura ormai collassata. Esse ritengono quindi di avere sufficientemente palesato la drammatica situazione in cui versa l’economia regionale ed attendono risposte da parte di chi riveste ruoli di responsabilità decisionali in questa regione.
Non si chiede altro che atti con effetto immediato che diano ossigeno all’economia regionale, a partire dalla revoca della delibera di Giunta regionale del 2 marzo 2012 e la ripresa dei pagamenti delle imprese, prevedendo una moratoria sul credito e mettendo a disposizione del sistema risorse per fare investimenti; sarebbe inoltre opportuno valutare le conseguenze che l’IMU produrrà sulle imprese, già fortemente vessate dalla pressione fiscale, e prendere dei provverdimenti urgenti in merito.
Il sistema datoriale si aspetta che nel dibattito del prossimo Consiglio straordinario convocato per lunedì prossimo tali questioni siano finalmente affrontate opportunamente.

Ufficio Stampa