Con una nota inviata al commissario prefettizio del Comune di Bernalda, Linda Camerini, il presidente della Sezione Turismo di Confapi Matera, Franco Braia, ha chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico per discutere di alcune questioni rilevanti e attinenti al turismo, prima fra tutte l’imposta di soggiorno.
Sarebbe opportuno – evidenza Braia – istituire un tavolo tecnico con i rappresenti delle associazioni di categoria per discutere dell’applicazione dell’imposta di soggiorno. Infatti, nonostante il fatto che questa imposta di scopo sia già in vigore dallo scorso anno, Metaponto Lido versa in una situazione di degrado cui occorre porre urgente rimedio.
Illuminazione pubblica spenta, cumuli di rifiuti dappertutto, erbacce alte, pista ciclabile mal tenuta, guardia medica inesistente. Gli ingredienti ci sono tutti per danneggiare seriamente la stagione turistica ormai cominciata ma non ancora entrata nel vivo.
Il presidente di Confapi Turismo evidenzia che la perdita di competitività che le aziende turistiche hanno a seguito dell’introduzione dell’imposta di soggiorno, che finisce per causare un aggravio di costi sui pacchetti turistici e per dare un vantaggio competitivo a territori nostri rivali, debba essere compensata da adeguati servizi da offrire ai turisti.
Per questo motivo, trattandosi di un’imposta di scopo ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 23/2011, il tavolo tecnico richiesto dovrebbe discutere anche di come l’Amministrazione intenda impiegare queste risorse, cioè quali interventi intenda finanziare in materia di turismo.
Nel pieno rispetto delle scelte dell’Amministrazione e pur nella consapevolezza della necessità di riequilibrare il bilancio comunale, Confapi ritiene che le associazioni imprenditoriali debbano avere la possibilità di un confronto costruttivo sull’argomento.
Notoriamente l’utilizzo dei proventi delle imposte di scopo è difficilmente controllabile una volta affidato alle discussioni di un consiglio comunale; questa volta invece la presenza di un commissario prefettizio, di per sé svincolato dalla politica, offre maggiori garanzie di trasparenza e di destinazione effettiva dei fondi al settore turismo.
Infine, pur volendo sorvolare sulla considerazione che un aumento della pressione fiscale sul sistema turistico locale significa soffocare sul nascere uno dei pochi settori, forse l’unico, attualmente in crescita, Confapi evidenzia che il finanziamento dei servizi pubblici e di offerta turistica dovrebbe essere pagato dai cittadini attraverso la fiscalità generale, anziché con imposte cosiddette di scopo a carico dei turisti: alla faccia dell’accoglienza.