Il Comune di Matera ha aggiudicato la gara sulla piattaforma informatica multiservizi nonostante una delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha ritenuto il bando illegittimo su segnalazione di Confapi.
Meno di due mesi fa, infatti, l’Associazione, dopo ripetute lettere all’Amministrazione, era stata costretta a segnalare all’ANAC le irregolarità di un bando di gara che, violando la par condicio tra i concorrenti, limitava la concorrenza e la libera partecipazione attraverso la richiesta di requisiti molto specifici ed escludendo i “titoli equivalenti”.
La gestione di tale bando che violava i più elementari principi di trasparenza, legalità ed imparzialità, era stata affidata alla centrale di committenza ASMEL società consortile a r.l. A seguito dell’esposto di Confapi Matera l’Autorità presieduta da Raffaele Cantone – con la delibera n. 32 del 30.4.2015 – aveva escluso che ASMEL potesse essere legittimata ad espletare attività di intermediazione negli appalti pubblici, cioè non poteva fungere da centrale di committenza.
Conseguentemente, concludeva la delibera dell’Autorità Anticorruzione, le gare poste in essere da ASMEL sono prive del presupposto di legittimazione.
Ciononostante, con verbale del 5.6.2015 il Comune di Matera ha aggiudicato l’appalto di cui all’oggetto, contravvenendo alle indicazioni dell’Autorità e affidandosi, per tali procedure, ad ASMEL.
Per questo motivo Confapi ha chiesto nuovamente l’intervento dell’ANAC al fine di garantire l’adozione di procedure rispettose della legalità, della trasparenza e della par condicio tra i concorrenti.
Infatti, la segnalazione precedente si fondava proprio sul mancato rispetto del Codice degli Appalti, individuando le illegittimità del bando che avrebbero dovuto comportare la sospensione della procedura in atto, a prescindere dal mancato riconoscimento di ASMEL come soggetto legittimato ad espletare la gara di evidenza pubblica.