Dopo il convegno di Palazzo Lanfranchi, finalizzato a promuovere le potenzialità e i benefici dell’housing sociale, Confapi Matera ritiene che sia necessario accelerare la fase attuativa dei programmi regionali localizzati nei comuni di Matera e Potenza, per dare risposte immediate alle fasce deboli della popolazione in cerca di un alloggio e al comparto dell’edilizia, che sconta in questo periodo gli effetti devastanti della crisi.
L’housing sociale rappresenta quella formula che consente di realizzare l’insieme di alloggi e servizi, di azioni e strumenti rivolti a coloro che non riescono a soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo, per ragioni economiche o per l’assenza di un’offerta adeguata.
L’abitare sociale è una forma di edilizia popolare pensata per chi non ce la fa ad acquistare un immobile o a sostenere il costo di un affitto a prezzi di mercato ma, nello stesso tempo, non è nella condizione di forte disagio per accedere alle graduatorie per l’assegnazione dell’edilizia residenziale pubblica.
Gli alloggi realizzati mediante tali programmi possono essere assegnati in locazione, a prezzi calmierati o controllati, ai nuclei familiari a basso o monoreddito, alle giovani coppie a basso reddito, ad anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, a studenti fuori sede, a soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio, agli immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione.
Confapi Matera ritiene che sia utile puntare sull’housing sociale, anche per favorire progetti di qualificazione e riqualificazione urbana attraverso programmi di intervento esemplari che rispondano alla crescente richiesta di eco-sostenibilità delle abitazioni, richiamandosi ai principi della bioedilizia, soprattutto per favorire il risparmio energetico.
Il connubio tra gli investimenti negli alloggi sociali e le spinte nella direzione di una crescente green economy, a basso impatto ambientale, è uno dei punti qualificanti dei progetti di housing sociale, che rispondono ad un principio di qualità e di sostenibilità che toccano almeno tre livelli: tecnico e ambientale, sociale ed economico-finanziario.
Vivibilità di quartieri grazie ad un progetto integrato che prevede la costruzione di alloggi e di tutti i servizi richiesti da una comunità, costruzioni a risparmio energetico, costi contenuti per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili e possibilità  per l’utenza di acquistare l’abitazione dopo aver usufruito di un canone di locazione a prezzi ridotti rispetto a quelli di mercato.
Un progetto di housing sociale è già previsto nell’area sud di Matera in contrada San Francesco e Confapi Matera ritiene che possa diventare un modello per favorire ulteriori insediamenti di questo tipo grazie al fondo di due miliardi di euro gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Si tratta di un fondo immobiliare utilizzabile solo da investitori qualificati operanti nel settore dell’housing sociale, in grado di offrire alloggi sociali attraverso un partenariato pubblico-privato che favorisce uno snellimento delle procedure burocratiche e le croniche difficoltà delle imprese nell’accesso al credito.
Tenuto conto del calo dei bandi pubblici e della crisi che ha travolto anche l’edilizia popolare, Confapi Matera invita pertanto le Amministrazioni locali a favorire programmi che puntano sull’housing sociale, una formula che ottimizza le risorse pubbliche coinvolgendo imprenditorialità privata e cittadini e garantisce un positivo impatto sul nostro sistema imprenditoriale e di riflesso sul tessuto sociale a cui fa riferimento.