Dopo l’ordinanza del Tar Basilicata tempi lunghi per le imprese. Sotto accusa anche la burocrazia nemica


A prescindere da ogni considerazione di ordine giuridico sull’ordinanza del Tar Basilicata che ha sospeso la graduatoria regionale sulle energie rinnovabili, si tratta di un’ulteriore tegola sulla testa delle imprese che si aggiunge al famigerato decreto Romani che ha compromesso l’attuazione dei progetti fotovoltaici.
Questo è il commento di CONFAPI Matera alla decisione del tribunale amministrativo regionale che, in via cautelare, ha sospeso l’efficacia della graduatoria regionale sui progetti di investimento nel fotovoltaico e nell’eolico.
Se invece di una graduatoria unica, si fossero redatte due graduatorie distinte per l’eolico e il fotovoltaico, che tra l’altro richiedono complessità autorizzative del tutto diverse e per le quali sono stati individuati due specifici ed autonomi “tetti” alla potenza autorizzabile, probabilmente il fotovoltaico non avrebbe subito passivamente tale blocco. Attendere adesso il 20 ottobre per la trattazione del merito, in quanto un eventuale ricorso al Consiglio di Stato potrebbe decretare un rinvio della decisione allo stesso TAR, significa dilatare i tempi fino a rischiare di compromettere gli investimenti imprenditoriali nel settore.
Infatti, le aziende che hanno candidato progetti fotovoltaici il 15 gennaio 2011, prima data utile dopo il lungo cammino di approvazione del PIEAR e del relativo Disciplinare, si accingevano, tra tante difficoltà, a ricevere la tanto auspicata autorizzazione alla costruzione entro l’estate 2011, che avrebbe consentito di poter iniziare a produrre energia entro la fine del 2011.
Adesso, con il blocco della graduatoria tali progetti diventano difficilmente sostenibili economicamente, in quanto, qualora si realizzassero nel 2012, riceverebbero una tariffa decurtata di oltre il 50%. Siamo ormai arrivati al 4° Conto Energia ed in Basilicata ancora non si riesce a dare un sostanziale contributo all’installazione di impianti fotovoltaici opprimendo la libertà di impresa e soffocando le uniche opportunità di sviluppo sostenibile del nostro territorio e di occupazione. Tutto sembra portare alla politica del governo centrale a favore dell’energia nucleare, nonostante la Basilicata si sia dichiarata nettamente contraria.
CONFAPI, infine, evidenzia che una burocrazia nemica dei cittadini e delle imprese, volutamente lenta per giustificare comode rendite di posizione, sta compromettendo non solo legittimi investimenti privati ma, soprattutto, la decisione di puntare sull’energia fotovoltaica e, quindi, sulle fonti energetiche pulite.

Matera, 27 aprile 2011

CONFAPI MATERA
Ufficio Stampa