Sono anni che la Sezione Edili di Confapi Matera si batte per la cantierizzazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica dell’Ater e dei Comuni, paventando il rischio di revoca dei fondi.
    Adesso che l’assessore regionale alle infrastrutture, Luca Braia, giustamente si dichiara pronto a revocare le risorse finanziarie e a riallocarle diversamente, il presidente degli Edili di Confapi Matera, Michele Molinari, pone nuovamente la questione della burocrazia delle amministrazioni comunali che stentano a rendere disponibili le aree edificabili.
    Come rimarca l’assessore Braia, il fatto che nella provincia di Matera ci siano 20 milioni di euro inutilizzati da molti anni, si scontra con il periodo di crisi economica, di scarsità delle risorse e di calo degli appalti pubblici.
    Una situazione assurda che la Regione fa bene ad affrontare e che l’amministratore unico dell’Ater di Matera, Innocenzo Loguercio, ha più volte sollevato.
Gli interventi di edilizia residenziale pubblica, infatti, sono potenzialmente in grado di rendere il bene casa più accessibile alle fasce sociali meno abbienti e a quelle che fanno ricorso al credito bancario; ma soprattutto possono rimettere in moto l’economia basata sull’edilizia e sul suo vasto indotto, che in provincia di Matera è in grave affanno.
Perdere i finanziamenti regionali assentiti da tempo, perché le amministrazioni comunali interessate non provvedono ad assegnare le aree all’Ater non è affatto sostenibile. 20 Milioni di euro fermi nei cassetti sono uno schiaffo alle imprese che chiudono e ai dipendenti che perdono il lavoro.