Anche quest’anno il credito d’imposta ZES è ridotto rispetto alla percentuale spettante. La pubblicazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, delle percentuali del bonus ridotte al 30%, conferma l’incertezza del diritto che denota questa misura agevolativa degli investimenti imprenditoriali.
Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, disapprova il clima di incertezza in cui si imbattono gli imprenditori che intendono investire e ricorda che l’Associazione ha sempre contestato le modifiche a una misura che rischia di tramutarsi in una beffa.
“Il primo anno la percentuale dal 17% fu successivamente aumentata al 100% perché molte imprese rinunciarono agli investimenti; questa volta le domande, sospinte dalla fiducia, sono aumentate. Il loro elevato numero, tuttavia, ha ribaltato la situazione e alle piccole imprese – se non interverranno risorse aggiuntive – spetterà un credito d’imposta del 30%”.
“Ancora una volta – dichiara il Presidente De Salvo – la volontà di investire al Sud è stata mal ripagata dal Governo. In passato molti imprenditori hanno annullato o sospeso gli investimenti previsti, non potendosi programmare un investimento senza conoscere il beneficio spettante, tanto più se questo si rivela esiguo. Solo a causa delle rinunce la percentuale del credito d’imposta è stata, alla fine, del 100%. Ma non è possibile investire in questo clima di totale incertezza”.
“Sin dal primo giorno noi abbiamo ripetuto che la ZES allargata a oltre 2.500 Comuni e a un quarto della popolazione nazionale non può contare su risorse così scarse. Tramite i canali nazionali abbiamo chiesto un immediato incremento delle risorse nel rispetto delle percentuali promesse, cosa che rappresenterebbe un atto di responsabilità verso tutti gli imprenditori che hanno scelto di investire nel Sud”.
“Ricordiamo – conclude il Presidente di Confapi Matera – che la Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale penalizza la Basilicata di 10 punti percentuali rispetto alle regioni limitrofe nella concessione delle agevolazioni alle imprese. Ciò significa che le percentuali del bonus ZES da noi saranno del 30% per le piccole imprese, del 24% per le medie imprese, del 18% per le grandi imprese. Adesso il calo del PIL della Basilicata ci ha riportato – anche statisticamente, perché di fatto lo siamo sempre stati – tra le regioni meno sviluppate, ma la Carta attuale rimarrà in vigore fino al 2027 con un grave danno per la competitività delle nostre imprese rispetto a quelle delle regioni confinanti”.
