Il monito della Corte dei Conti conferma quello che Confapi Matera va ripetendo da tempo sugli sprechi delle Regioni e sulla necessità di una riforma del Titolo V della Costituzione che riduca lo strapotere degli enti regionali, riforma che dal 2001 ad oggi ha portato solo ad una moltiplicazione dei centri decisionali, quindi dei centri di spesa.
Dopo aver appreso della segnalazione di danni erariali per 8,4 milioni di euro, Confapi Matera concorda con la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti circa la gestione deficitaria degli enti sub regionali, che non erogano servizi efficienti e che spesso sperperano denaro pubblico.
Anche l’inchiesta sull’erogazione dei premi ai dirigenti a prescindere dal raggiungimento dei risultati previsti e talvolta senza indicare risultati da raggiungere, la dice lunga sugli sprechi in certe sacche della pubblica amministrazione, la stessa che poi non paga le imprese per i lavori e le forniture effettuati e per i servizi resi.
Ben venga l’ipotesi della Regione Basilicata di riordinare l’amministrazione regionale e gli enti strumentali regionali, ma a questo punto, in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, è l’intera macchina amministrativa che va rivista. Coniugare efficacia con snellimento e riduzione degli sprechi è possibile se solo lo si voglia.
La maggior parte degli sprechi e delle inefficienze si annida negli enti strumentali sub-regionali i cui vertici saranno rinnovati dalla nuova giunta regionale. Sei i nuovi incarichi saranno affidati in base alle competenze tecniche e non in base alle solite compensazioni politiche, si farà un passo avanti. È ora di ritornare alla meritocrazia.