È il solito refrain quello riportato nelle ultime statistiche sui flussi turistici a Matera: grande crescita del numero dei visitatori, ma altrettanto grande difficoltà a raggiungere la città che sarà capitale europea della cultura nel 2019.

L’incontro col Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini, organizzato meritoriamente dall’Amministrazione Comunale, offre l’ennesima occasione per riproporre questioni vecchie e nuove.

L’emergenza infrastrutture della provincia di Matera non è una scoperta dei giorni nostri. Il 18 settembre 1902, 113 anni fa, il Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli in occasione della sua visita a Matera ricevette dalla classe politica locale dell’epoca (Manfredi, Ridola, Malvezzi, Gattini, Sinisgalli, ecc.) un cahier de doleance che considerava la ferrovia necessaria per il collegamento tra Adriatico, Jonio e Tirreno e per stringere rapporti commerciali con la vicina Puglia (“due nobili regioni …”).

Il tempo sembra essere passato invano, se si considera che la questione ferrovia è confluita nel più generale problema delle infrastrutture della mobilità, che vede una rete viaria del materano e della Basilicata in generale assolutamente insufficiente per una regione europea. Qui da noi è inutile parlare di alta velocità o di corridoi europei quando mancano addirittura i collegamenti tra il centro e la periferia, tra le aree interne e quelle esterne, tra la Basilicata e le regioni limitrofe.

Per questo motivo una delle principali cause del ritardo nello sviluppo economico della Basilicata è la condizione di perifericità del sistema territoriale, che si rende necessario superare adeguando e potenziando le reti materiali e immateriali, strutturalmente e funzionalmente deboli.

In una fase economica basata sul mercato globale e sulla competitività fra territori, la Basilicata è perdente perché non integrata nel sistema relazionale esterno.

Le nostre imprese devono sopportare più alti costi per accedere ai mercati e i vantaggi potenziali che deriverebbero dalla posizione baricentrica della Basilicata vengono di fatto vanificati.

Nell’incontro presso la sede municipale Confapi Matera ha consegnato al Vice Ministro Riccardo Nencini un breve elenco di priorità infrastrutturali della città di Matera, sul presupposto che, quantunque si tratti di questioni già note, repetita iuvant e non ci si stancherà mai di ripetere, nemmeno per i prossimi 113 anni, esigenze fondamentali della collettività.

  1. Raddoppio strada statale 7 Matera-Ferrandina.

In cima alla scala delle priorità poniamo il raddoppio della strada statale 7 Matera-Basentana, fondamentale per il collegamento con Potenza, la Statale Basentana, la Statale Jonica e le aree interne. La S.S. 7, insieme alla S.S. 99, è una delle principali vie d’uscita naturali della città di Matera.

La Statale 7, con l’aumento del traffico pendolare, commerciale, turistico e di altro genere, è diventata una strada di grande pericolosità oltre che un vero e proprio “imbuto”, un “collo di bottiglia” che rallenta le comunicazioni e le rende estremamente rischiose.

  1. Costruzione strada di collegamento Matera-Gioia del Colle.

La Matera-Gioia del Colle è un’opera indispensabile per il collegamento veloce con la rete autostradale, quindi di grande importanza soprattutto per gli scambi commerciali, ma non solo.

Di fronte ad una scelta dettata dalla scarsità di risorse finanziarie, tra la Matera-Gioia del Colle e la Matera-Ferrandina occorre privilegiare quest’ultima per l’importanza del collegamento con la Basentana e le aree interne.

  1. Complanari S.S. 99 area produttiva Venusio.

Gli imprenditori dell’area produttiva Venusio lamentano la mancata realizzazione delle complanari alla S.S. 99. Infatti, la mancanza di uno svincolo per l’accesso all’area crea un danno ad una decina di aziende ivi ubicate. Il progetto definitivo per i tre lotti della statale 99 fu redatto a Bari, successivamente la realizzazione del 3° lotto (Matera) fu affidata al Compartimento ANAS di Basilicata, mentre i primi due furono realizzati dal Compartimento di Puglia. Il Progetto esecutivo, redatto dal Comune di Matera, ebbe il placet della conferenza di servizi ricalcando tal quale il progetto definitivo, quindi senza alcuna traccia dello svincolo per l’area industriale. Occorre quindi chiedere all’ANAS di predisporre un nuovo progetto per il completamento della viabilità del 3° lotto della statale 99.

  1. Completamento della Tangenziale Ovest.

Fondamentale per decongestionare il traffico cittadino è il completamento della Tangenziale Ovest, opera rimasta incompiuta. Ciò servirà per dotare la città di diversi ingressi, liberando le strade che oggi sono le arterie principali dal traffico diventato sempre più caotico.

 Dorsale Murgia-Pollino.

Proprio per alleviare il disagio causato dalla inadeguatezza della Statale 7, occorre accelerare i tempi per la costruzione della dorsale Murgia-Pollino.

  1. Completamento della ferrovia Ferrandina-Matera.

Da non sottovalutare i collegamenti ferroviari, con la necessità di completare la ferrovia Ferrandina-Matera, col prolungamento fino a Bari, esempio di sperpero di risorse pubbliche ed eterna incompiuta.

  1. Costruzione della ferrovia Metaponto-Matera-Bari.

Una città internazionale come Matera – si ripete – non può prescindere da adeguati collegamenti ferroviari.

 Raddoppio della S.S. 175 Matera-Metaponto.

Sarebbe opportuno il raddoppio della S.S. 175 Matera-Metaponto.

  1. Dorsale Bradanico-Salentina.

La lentezza con cui procedono i lavori della strada statale 665 Bradanica Matera-Melfi è oltremodo imbarazzante. A tal proposito sarebbe opportuno realizzare l’originario progetto della Dorsale Bradanico-Salentina, proseguendo il tracciato fino ad Otranto. Ovviamente questa scelta fa venire meno l’interesse alla Matera-Gioia del Colle, ma avrebbe il vantaggio di dirottare verso la città dei Sassi i considerevoli flussi di viaggiatori che partono dal Salento per raggiungere Roma.

In tal modo, con il raddoppio quasi completato della strada Matera-Bari (S.S. 99 e S.S. 96), il collegamento col Salento e la ferrovia Metaponto-Matera-Bari, si rafforzerebbe il legame con la Puglia, territorio verso cui Matera è naturalmente protesa.

 Adeguamento Strada Provinciale Matera Sud.

E’ ormai diventato prioritario l’adeguamento della strada provinciale di accesso alla città Matera Sud, opera già compresa nel Piano Anas. Infatti, oltre alla presenza di un ospedale di livello comprensoriale come il “Madonna delle Grazie”, l’intera zona sta per avere un notevole sviluppo urbanistico a causa dell’imminente avvio di importanti lottizzazioni residenziali.

  1. Prolungamento Pista Mattei.

Pur disponendo Matera di un aeroporto internazionale ad appena 60 km, come quello di Bari-Palese, è opportuno che la Pista Mattei sia inserita tra gli aeroporti di interesse nazionale e che venga prolungata la lunghezza della pista. Ciò darebbe un indubbio vantaggio competitivo soprattutto al settore turistico, senza tuttavia sottovalutare i benefici per altri settori dell’economia locale.