Confapi Matera, chiamata in causa dall’interrogazione del Consigliere Rosa sui bandi regionali per le nuove attività:
mai lesinato critiche alla Regione e sempre combattuto ingerenze della politica, ma questa volta coinvolgimento dal basso
Chiamata in causa dall’interrogazione del Consigliere regionale Gianni Rosa sui bandi della Regione Basilicata per le nuove attività, Confapi Matera “fa sentire la propria voce”, così come richiesto dall’esponente di Fratelli d’Italia, attraverso il direttore Franco Stella.
Senza volere alimentare polemiche, questa Associazione, per l’onestà intellettuale che la contraddistingue e che la ha portata a rappresentare oltre 600 imprese sul territorio, non ha mai lesinato critiche alla Regione ogni qual volta la politica ha tentato ingerenze o la burocrazia ha frenato l’attività imprenditoriale, come proprio a proposito dei bandi abbiamo lamentato i ritardi nell’emanazione.
Tuttavia – prosegue il direttore Stella – i nuovi Avvisi pubblici per le nuove attività, che abbiamo presentato lo scorso lunedì a Matera a oltre 150 persone, imprenditori e aspiranti imprenditori, sono stati condivisi con le associazioni imprenditoriali attraverso un coinvolgimento diretto e dal basso.
Ai tavoli ai quali ho partecipato personalmente, insieme a Sviluppo Basilicata, ai dirigenti del Dipartimento Politiche di Sviluppo e ai colleghi delle altre associazioni, ci siamo confrontati sui contenuti dei bandi, abbiamo mosso rilievi, fatto osservazioni, ottenuto delle modifiche, pur nella condivisione generale dell’impianto.
Del resto – conclude Franco Stella – Confapi Matera si è sempre dimostrata negli anni un soggetto autonomo proprio dalle ingerenze della politica e per questo spesso si è trovata da sola ad affrontare gli strali di chi aveva osato criticare, politici di maggioranza e opposizione, amministratori e dirigenti; ma questa volta abbiamo condiviso un percorso.
Non ci possono adesso chiamare in causa e strumentalizzare alla bisogna. Per noi vengono prima gli interessi delle imprese che rappresentiamo. Questa è la nostra voce; speriamo che anche gli altri facciano altrettanto.
Matera, 10 novembre 2016
Confapi Matera
Ufficio Stampa