L’iniziativa dell’assessore al patrimonio del Comune di Matera Giovanni Scarola, tesa alla convocazione di un tavolo di discussione sull’asse commerciale Matera-Venusio, incontra il pieno apprezzamento di Confapi, da tempo fautrice di uno sviluppo produttivo e commerciale verso l’area murgiana.
Il dibattito sul Piano Strategico, unitamente alla proposta di Scarola, offrono l’occasione per riprendere la vexata quaestio dell’asse commerciale Matera-Venusio, la cui infrastrutturazione si rende necessaria per accrescere la competitività delle imprese ivi ubicate ed attrarne di nuove. Soprattutto dopo che saranno state completate le complanari di accesso alle attività produttive, oggi intercluse dalla statale 99 e soggette a frequenti allagamenti a seguito delle piogge.
A questo Confapi Matera aggiunge che la leva fiscale, attraverso la nuova tassazione sugli immobili approvata dalla legge di stabilità, può essere strategica per rendere l’area più attrattiva. Per questo motivo, nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento comunale sulla tassazione degli opifici delle attività produttive, l’Associazione giudica positivamente la volontà di rilanciare l’asse commerciale Matera-Venusio che, se adeguatamente infrastrutturato, potrebbe ridare competitività alle imprese ivi allocate, attraendone di nuove.
“Prima di Natale abbiamo chiesto un incontro al sindaco – commenta il vice presidente vicario Silvio Grassi – perché, dopo l’aumento nel 2013 dell’aliquota IMU sugli immobili dallo 0,76% allo 0,96%, vorremmo essere coinvolti nella discussione sul nuovo regolamento comunale sulla fiscalità locale, al fine di evitare che anche per il 2014 la nuova tassa introdotta a livello centrale penalizzi le attività produttive, vista la discrezionalità dei Comuni per un aumento delle aliquote, spread che resterà nelle casse degli enti locali”.
“Abbiamo motivato la richiesta di incontro – aggiunge il vice presidente vicario di Confapi – con la necessità di non soffocare l’economia locale sotto una montagna di imposte, perché quello che da anni è uno dei principali vantaggi competitivi delle aree industriali di Matera rispetto ai vicini centri pugliesi (Altamura e Gravina) è stato azzerato dall’aumento di due punti dell’aliquota IMU. Adesso abbiamo l’occasione di rendere attrattivo l’asse commerciale Matera-Venusio e di dare maggiore competitività alle imprese che intendono investire”.