Confapi Basilicata condivide la posizione assunta da alcuni sindaci lucani, che protestano contro l’attuale meccanismo di distribuzione delle royalties del petrolio perché le opportunità offerte dalle estrazioni non solo aumentino ma vengano estese a tutta la regione.
Molti dei punti contenuti nel documento dei sindaci, infatti, coincidono con le richieste formulate da Pensiamo Basilicata, il cartello di associazioni imprenditoriali di cui Confapi fa parte. Innanzitutto aumentare la percentuale di royalties, ma soprattutto destinarle a beneficio di tutto il territorio regionale, in un’ottica di redistribuzione delle risorse che si basi si di un modello di sviluppo dell’intera regione, uno sviluppo evidentemente armonico e non a macchia di leopardo.
Quindi, riconoscere il valore strategico della Basilicata in campo energetico nazionale. Lo sviluppo socio-economico passa anche attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture regionali, la defiscalizzazione delle attività produttive e soprattutto la ripresa della domanda interna, perché un’eccessiva dipendenza dai mercati esterni porta una crescita parziale e stentata.
Non ultimi, la rapida attuazione del cosiddetto Memorandum e l’attrazione di investimenti nelle aree industriali attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture e delle utilities: gas, acqua, fogna, reti immateriali, ecc.
Confapi aggiunge la revisione delle regole del Patto di Stabilità Interno, che impedisce i pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione e che sta diventando causa di molte chiusure aziendali. Fondamentale, infine, è la richiesta di escludere le royalties del petrolio dai vincoli del Patto.
Nel pomeriggio di oggi i sindaci in questione hanno invitato tutti i sindaci lucani in un incontro a Grumento Nova.