Piena soddisfazione viene espressa da Confapi Matera per il risultato raggiunto in sede regionale con l’approvazione degli schemi attuazione dei Pisus, i Progetti integrati di sviluppo urbano sostenibile.
Grazie alla fruttuosa collaborazione tra il direttore di Confapi Basilicata, Nicola Fontanarosa, e il Dipartimento regionale Attività produttive, è stato raggiunto un risultato, in termini di programmazione e di allocazione delle risorse, che dà peso al ruolo che il sistema delle rappresentanze imprenditoriali comincia a svolgere nei regimi di aiuto.
La sinergia tra Regione e associazioni ha portato ha superare la proposta del Mise e della Ue di un taglio secco delle risorse per le imprese e alla rimodulazione dei Pisus, che ha riservato alla città di Matera 6,9 milioni di euro.
Un riconoscimento quindi va dato al lavoro fatto dalla Regione e dal Comitato interistituzionale composto anche dalla Provincia e dal Comune di Matera, che ha concluso positivamente il percorso avviato dal precedente Comitato di Sorveglianza.
Tutto ciò ha permesso – evidenzia Confapi Matera – lo scorrimento totale della graduatoria del bando “Piot Matera e Collina” e parziale dei bandi “Click Day”, “Start up” e” Pmi Innovazione”, dando una risposta al sistema imprenditoriale di alcuni settori fondamentali per l’economia regionale: il turismo, l’agroalimentare e l’ICT, e consentendo un’accelerazione della spesa proprio quando le iniziative e le graduatorie languivano.
I 6,9 milioni per il Pisus di Matera permetteranno investimenti sul territorio per oltre 15 milioni in 26 iniziative turistiche, agroalimentari e dell’innovazione. Nell’ambito del Comitato di Sorveglianza, la posizione di Confapi Basilicata è stata ferma e chiara rispetto al fatto che, anche in presenza di una revoca ai Comuni di Matera e di Potenza delle risorse finanziarie previste per i programmi Pisus, gli aiuti alle imprese andavano assolutamente mantenuti e, in particolare, allocati e in modo da consentire gli scorrimenti delle graduatorie relativi ai bandi Piot, Click Day, Start up e Pmi Innovazione.
Prima di questo risultato gli aiuti alle imprese erano ridotti a poco più di 10 milioni, pari al 4% della spesa complessiva, con una programmazione insoddisfacente. Bandi per oltre 1000 domande ma con dotazioni finanziarie che potevano soddisfarne meno di 200. Adesso occorrerà lavorare per accelerare le procedure e consentire la rapida attuazione degli investimenti.