La mancata realizzazione delle complanari alla S.S. 99 Matera – Altamura continua a pesare gravemente sul comparto produttivo locale.
A sei mesi dagli impegni assunti in Prefettura nulla si è mosso e il disagio delle aziende ricadenti in quell’area è diventato ormai insopportabile.
Oggi, tra le varie azioni allo studio, vi è anche una class action che tutti gli imprenditori danneggiati potrebbero intentare contro gli enti responsabili, qualora se ne ravvisino le condizioni.
“Confapi Matera, che negli anni ha mantenuto alta l’attenzione sulla vicenda, non ha dimenticato gli accordi presi il 23 maggio, nel corso di un incontro svoltosi in Prefettura proprio su sollecitazione della stessa Associazione, e che riguardava impegni precisi. Da un lato il Compartimento Anas di Basilicata che aveva dichiarato – ricorda il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito – di avere già predisposto il progetto preliminare per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro; il Comune di Matera che si era detto pronto per procedere con l’espropriazione dei terreni interessati, sulla base di una convenzione tra Regione, Anas ed Ente locale già abbozzata, e la Regione che aveva già individuato le risorse che si sarebbero sbloccate attraverso una procedura meramente burocratica presso i competenti Ministeri (il primo incontro sarebbe dovuto svolgere entro un mese).”
Ma ne sono trascorsi 6 di mesi e le aziende, sfiduciate, stanno opportunamente valutando iniziative risarcitorie delle onerose perdite subite in questi anni.
Una questione amara se si pensa che, tra l’altro, il Comune di Matera, avendo approvato la variante urbanistica per la realizzazione dell’asse commerciale Matera – Altamura sulla S.S. 99, aveva creato le condizioni per favorire investimenti sulle aree interessate. Un’opportunità vanificata, poi, dalla realizzazione dell’adeguamento della strada statale che, avendo eliminato l’accesso diretto ai fondi confinanti, ha impedito l’insediamento e lo sviluppo delle attività commerciali e artigianali sulla S.S. 99, aggravando la condizione delle aziende esistenti e pregiudicando lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali.