Con la partecipazione attiva alla manifestazione di Policoro “No alle trivelle nello Jonio” Confapi Matera ha voluto ribadire la propria contrarietà alle trivellazioni marine che dovrebbero interessare le acque lucane della fascia jonica.
“Il petrolio – sostiene Franco Braia, presidente della Sezione Turismo di Confapi Matera – pur rappresentando una risorsa importante per l’economia nazionale, è considerato in questo momento una minaccia per i due comparti sui quali la Regione Basilicata ha deciso di puntare con una serie di investimenti di marketing territoriale, turismo e agricoltura”.
“Con la presenza a poche centinaia di metri di trivelle per l’estrazione del petrolio – precisa Braia – i turisti escluderanno certamente la costa jonica dalle mete in cui trascorrere una vacanza estiva e gli investimenti degli imprenditori sulle strutture ricettive e balneari e sui porti turistici già presenti nel Metapontino sarebbero inevitabilmente compromessi”.
“Consentire nuove trivellazioni sul Mar Jonio – spiega il presidente della sezione Turismo di Confapi Matera – vuol dire annullare di colpo tutti gli investimenti effettuati per migliorare l’offerta turistica sulla costa jonica e il nostro territorio non può assolutamente correre questo rischio. Credo che trivellare le acque del Mar Jonio sia inutile, pericoloso e dannoso allo stesso tempo, per una serie di ragioni di carattere economico e ambientale”.
Mentre il Governo nazionale decide di accentrare le competenze energetiche, la Regione Basilicata ha ribadito la necessità di tutelare il nostro territorio e questa posizione è condivisa dalla Sezione Turismo di Confapi Matera proprio con l’obiettivo di evitare conseguenze devastanti non solo per le piccole e medie imprese a vocazione turistica che operano nella fascia del Metapontino, ma per tutta l’economia lucana.