Oltre 150 imprenditori pugliesi e lucani si sono riuniti in convegno venerdì scorso ad Altamura per affrontare i temi dell’internazionalizzazione e delle reti d’impresa. Posto che il tracollo della domanda interna ci impone di potenziare gli strumenti e le strategie di internazionalizzazione, occorre rafforzare le relazioni tra i soggetti all’interno dei territori perché l’innovazione è frutto delle relazioni tra imprese e territori e ci aiuta nella competitività a carattere globale. La collaborazione territoriale, al netto dei confini regionali, è diventata fondamentale e, dovendo sopperire all’immobilismo delle istituzioni, tutto è affidato all’attivismo degli imprenditori dell’area. Per gli organizzatori del convegno, in questa concezione gioca un ruolo importante la società civile e la sua forza di mobilitare gli attori più deboli in una visione partecipata e democratica dello sviluppo. Il patrimonio sociale e territoriale è visto come un bene comune da cui produrre ricchezza. Diventa fondamentale la “cooperazione fra territori accomunati da retaggi storico-culturali simili che si riconoscono in una visione di sviluppo affine”. All’incontro è intervenuta una folta delegazione di imprenditori materani, aderenti a Confapi Matera e guidati dal direttore Franco Stella, che hanno lanciato la proposta di una collaborazione territoriale che vada oltre i confini regionali, dando un respiro “murgiano” allo sviluppo territoriale. In questo modo il sistema locale, attraverso le relazioni tra i suoi componenti, supera la logica del campanile e, utilizzando le risorse endogene, programma strategie comuni per uno sviluppo competitivo su larga scala. L’intera area murgiana deve superare le divisioni politico-amministrative e lavorare in un unicum che traini – come una locomotiva – il territorio oltre la crisi.