Il rilancio dell’economia di questo territorio non può prescindere dal rilancio delle piccole imprese, a cominciare da quelle edili e di tutta la filiera. Occorre rimettere in moto il sistema sbloccando la questione gare.
Confapi Matera sollecita il riavvio delle gare d’appalto e chiede maggiori attenzioni per l’imprenditoria locale, attenzioni che di fatto si traducono in un impegno nei confronti delle famiglie degli imprenditori e dei dipendenti, insomma di tutta la comunità.
“Come è noto l’edilizia ha capacità importanti, soprattutto considerando l’indotto che gravita intorno al settore. Sarebbe superficiale non considerare il rilevantissimo valore aggiunto che distribuisce sul territorio. Per crescere – ha evidenziato il presidente della sezione Edili di Confapi Matera, Michele Molinari – è necessario aumentare gli investimenti, in particolare nel settore delle costruzioni che, in termini di spinta alla crescita, ha sempre avuto e continua ad avere un ruolo importante.”
In un Paese che sta cercando di costruire un percorso nuovo, dove le riforme strutturali facciano da garante dello sviluppo, occorre sostenere con azioni immediate il ruolo attivo delle imprese. Ribadire la capacità del sistema delle PMI di muovere l’economia, di animarla di lavoro e di innovazione significa avere chiaro che l’Italia riparte anche da qui. Se abbiamo scatole nuove, regole più fluide, di queste ce ne sarebbe davvero un gran bisogno, ma non abbiamo più le imprese, allora il tentativo di tornare a brillare nella top list dei paesi leader sarà inutile. A maggior ragione quando si perde di vista quanto accade nei territori, in tutte quelle comunità che insieme hanno fatto grande il nostro Paese.
“Perché il settore edile possa riprendersi – conclude il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito – le pubbliche amministrazioni devono sbloccare le risorse disponibili, far partire i tanti progetti approvati e dare seguito agli impegni assunti con il tessuto imprenditoriale. Il via libera agli appalti consentirà alle imprese di sviluppare il loro potenziale, altrimenti aggraveremo lo stato di crisi e il conseguente incremento di chiusure aziendali, con ulteriori drammatiche perdite di posti di lavoro e di progetti di vita delle famiglie.”