Sull’Accordo di Programma Quadro per la bonifica di Tito e Valbasento, sottoscritto lo scorso 19 giugno dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente, il Presidente di Confapi Matera, Vito Gravela, dopo avere chiesto nei mesi scorsi che nei bandi si tenga conto delle dimensioni e delle caratteristiche delle imprese locali, è tornato a scrivere al presidente De Filippo per chiedere che la Regione ottenga dal Cipe una proroga del termine fissato dalla delibera Cipe al 31 dicembre 2013.

La delibera Cipe n. 87 del 3 agosto 2012 dispone che le risorse saranno revocate se non saranno impegnate entro il termine del 31 dicembre 2013 attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte delle amministrazioni destinatarie, vale a dire che si perderanno 46 milioni di euro se entro la fine dell’anno non saranno stati stipulati i contratti con le imprese.

Oltre a De Filippo, che ha le deleghe all’Ambiente e alle Attività Produttive, il presidente Gravela ha interessato anche l’assessore alle Infrastrutture Braia e il direttore generale del Dipartimento Ambiente Viggiano.
Al fine di ottenere il massimo coinvolgimento possibile sulla necessità della proroga, la lettera di Confapi è stata inviata anche al resto dei componenti del CRISIN, la cabina di regia interistituzionale istituita dalla Regione per il coordinamento e la verifica delle attività di bonifica, e cioè ai presidenti delle due Province e dei due Consorzi Industriali e ai sindaci di Ferrandina, Grottole, Miglionico, Salandra, Pisticci, Pomarico e Tito.