Nonostante la crisi, torna la voglia di fare impresa. Anche in Basilicata e anche in provincia di Matera, dove l’ambiente non è proprio favorevole all’intrapresa economica.
I dati diffusi da Unioncamere per il sistema Italia riportano un saldo positivo nati-mortalità delle imprese, con migliori risultati nel Mezzogiorno e con un aumento delle società di capitali.
CONFAPI Matera conferma che anche nel materano il saldo tra imprese nate e cessate è positivo, con una prevalenza di nuove aziende di servizi rispetto a quelle manifatturiere e delle società di capitali rispetto alle ditte individuali.
Ciò dimostra la crescita della qualità del tessuto imprenditoriale, che punta a ricapitalizzarsi per uscire rafforzato e “selezionato” dalla crisi, ma soprattutto testimonia che sta tornando la voglia di fare impresa, anche in un territorio pieno di criticità e incognite.
Tra le motivazioni, secondo Unioncamere, prevale la volontà di mettersi in proprio per cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato, perché si ha fiducia nelle proprie competenze e capacità, perché si desidera puntare sul successo personale in assoluta indipendenza. Esiste, tuttavia, un 34% che invece è mosso dalla necessità di lavorare dopo aver cercato invano un’occupazione, cioè per la mancanza di alternative concrete.
Se questa percentuale in provincia di Matera è leggermente superiore rispetto al resto d’Italia, anche da noi la grande maggioranza dei neoimprenditori ha un titolo di studio elevato (scuola media superiore o laurea) ed è compreso nella fascia d’età fra 30 e 40 anni.
Secondo CONFAPI Matera questi dati sono il segnale che l’Associazione aveva visto giusto quando, nella concertazione con la Regione sugli avvisi pubblici per il sostegno alle imprese, aveva chiesto che il bando sulle start up non fosse limitato solo ad alcuni settori ed incentivasse i giovani lucani. Bisogna cioè promuovere la nascita di nuove imprese, assecondando questa rinnovata voglia di mettersi in proprio e mettendo in campo strumenti idonei a rendere meno precaria la sopravvivenza di tante newco che, poco sostenute dal sistema bancario, spesso chiudono con la stessa velocità con cui nascono.

CONFAPI MATERA
Ufficio Stampa